Qui il recente parere del Comitato Nazionale per la Bioetica in tema di obiezione di coscienza. Condivido l'opinione espressa da A. De Matteo su C.R.:
- è positivo che si riconosca in materia bioetica l'obiezione di coscienza come diritto di spessore costituzionale, che la legge ordinaria non può comprimere, esso rientrando tra i diritti fondamentali della persona (come tale e anche come professionista): positivo, dicevo, perché si ammette l'esistenza di una legge superiore - oggettiva e riconoscibile nella propria coscienza - alla quale potere obbedire in luogo di quella inferiore e contrastante;
- e, tuttavia, il parere citato si muove evidentemente all'interno di un sistema di pensiero debole: se preferisci, non collaborare ad un omicidio (come l'aborto), ma non si impedisca a chi vuole uccidere un bambino in grembo alla madre di farlo.
L'esistenza di una legge superiore invece implica di dovere obbedire ad essa e non a quella inferiore con essa contrastante.