lunedì 24 settembre 2012

Benedetto XVI: i politici rispettino la legge naturale

Benedetto XVI conferma il Magistero sull'impegno dei politici e dei politici cattolici (v. già la Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede sull'impegno politico dei cattolici).
Si tratta del discorso ai membri dell'Internazionale democratico-cristiana. Di seguito un passo saliente:

Oggi risuona quanto mai attuale l’insegnamento conciliare secondo cui «nell’ordinare le cose ci si deve adeguare all’ordine delle persone e non il contrario» (Gaudium et spes, 26). Un ordine, questo della persona, che «ha come fondamento la verità, si edifica nella giustizia» ed «è vivificato dall’amore» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1912) ed il cui discernimento non può procedere senza una costante attenzione alla Parola di Dio ed al Magistero della Chiesa, particolarmente da parte di coloro che, come voi, ispirano la propria attività ai principi ed ai valori cristiani.Sono purtroppo molte e rumorose le offerte di risposte sbrigative, superficiali e di breve respiro ai bisogni più fondamentali e profondi della persona. Ciò fa considerare tristemente attuale il monito dell’Apostolo, quando mette in guardia il discepolo Timoteo dal giorno «in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole» (2 Tm 4,3).
Gli ambiti nei quali si esercita questo decisivo discernimento sono proprio quelli concernenti gli interessi più vitali e delicati della persona, lì dove hanno luogo le scelte fondamentali inerenti il senso della vita e la ricerca della felicità. Tali ambiti peraltro non sono separati, ma profondamente collegati, sussistendo tra di essi un evidente continuum costituito dal rispetto della dignità trascendente della persona umana (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 1929), radicata nel suo essere immagine del Creatore e fine ultimo di ogni giustizia sociale autenticamente umana. Il rispetto della vita in tutte le sue fasi, dal concepimento fino al suo esito naturale - con conseguente rifiuto dell’aborto procurato, dell’eutanasia e di ogni pratica eugenetica - è un impegno che si intreccia infatti con quello del rispetto del matrimonio, come unione indissolubile tra un uomo e una donna e come fondamento a sua volta della comunità di vita familiare.

giovedì 20 settembre 2012

Sanzione penale, sofferenza, espiazione

Un altro assaggio dello stile e della dottrina meravigliosi del Venerabile Pio XII, dal Discorso ai partecipanti al sesto convegno nazionale dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani, 5.12.1954, sulla funzione della pena:

"Il lato etico della esecuzione della pena e della sofferenza che essa apporta è in relazione con gli scopi e i principi che debbono determinare le disposizioni della volontà del condannato.
Soffrire in questa vita terrena significa quasi un volgere lo spirito dall'esterno all'interno; è una via che allontana dalla superficie e conduce nella profondità. Così considerato, il soffrire è per l'uomo di un alto valore morale. La sua volonterosa accettazione, supponendo la retta intenzione, è un'opera preziosa. « Patientia opus perfectum habet », scrive l'Apostolo S. Giacomo ( 1, 4). Ciò vale anche per la sofferenza causata dalla pena. Essa può essere un avanzamento nella vita interiore. Secondo la sua Propria natura, è una riparazione e un ristabilimento — mediante la persona e nella persona del reo, e da questo voluta — dell'ordine sociale colpevolmente violato. L'essenza del ritorno al bene consiste propriamente non nella volonterosa accettazione della sofferenza, ma nell'allontanamento dalla colpa. A questo può condurre la sofferenza medesima, e la conversione dalla colpa può alla sua volta conferire ad essa un più alto valore morale, e facilitare ed elevare la sua efficacia etica. Così la sofferenza può assorgere fino ad un eroismo morale, ad un'eroica pazienza ed espiazione".

mercoledì 19 settembre 2012

Il diritto è finalizzato alla virtù

S. Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae, I-II, q. 92 a. 1 co.:
"la legge non è altro che il dettame della ragione in colui che comanda, e che governa dei sudditi. Ora, la virtù di un suddito consiste nel ben sottostare a colui che lo governa: la virtù dell'irascibile e del concupiscibile, p. es., consiste precisamente nella loro sottomissione alla ragione. Allo stesso modo, a detta del Filosofo, "La virtù di qualsiasi suddito sta nell'essere ben sottomesso al suo superiore". Ma qualsiasi legge è fatta per essere osservata da chi vi è soggetto. Perciò è evidente che è compito peculiare della legge di indurre i sudditi alla virtù. E poiché la virtù consiste "nel rendere buono chi la possiede", ne segue che è un effetto diretto della legge render buoni, in senso assoluto, o relativo, coloro ai quali è imposta. Infatti se il legislatore ha di mira il vero bene, cioè il bene comune regolato secondo la divina giustizia, gli uomini con le sue leggi diventano buoni in senso assoluto. Se invece l'intenzione del legislatore non ha di mira il vero bene, ma il proprio bene, utile o dilettevole, contrario alla divina giustizia; allora la legge non rende gli uomini buoni in senso assoluto, ma buoni in senso relativo, cioè buoni per codesto regime. E in codesto senso si trova il bene anche in qualità essenzialmente cattive: così si parla di un buon ladro, nel senso che sa agir bene per i suoi fini".

martedì 18 settembre 2012

Legge naturale... in Libano

Mi ha impressionato il discorso del Papa alle autorità civili e religiose del Libano (v. qui). Non ha temuto di citare la presenza personale del demonio, quale essere spirituale alla ricerca di uomini come alleati per estendere il dominio del male sulla terra.

Inoltre, ha parlato della legge naturale, come della "grammatica" comune al cuore di tutti gli uomini e fondamento di ogni ordinata convivenza umana, al di là di ogni tempo, luogo e cultura. Di seguito, un passo interessante: il perseguimento della pace passa attraverso il rispetto dei valori non negoziabili, soprattutto della vita umana e della famiglia.

Qui il bel commento di Sandro Magister.

"Al fine di assicurare il dinamismo necessario per costruire e consolidare la pace, occorre instancabilmente tornare ai fondamenti dell’essere umano. La dignità dell’uomo è inseparabile dal carattere sacro della vita donata dal Creatore. Nel disegno di Dio, ogni persona è unica e insostituibile. Essa viene al mondo in una famiglia, che è il suo primo luogo di umanizzazione, e soprattutto la prima educatrice alla pace. Per costruire la pace, la nostra attenzione deve dunque portarsi verso la famiglia, al fine di facilitare il suo compito, per sostenerla così e dunque promuovere dappertutto una cultura di vita. L’efficacia dell’impegno per la pace dipende dalla concezione che il mondo può avere della vita umana. Se vogliamo la pace, difendiamo la vita! Questa logica squalifica non solo la guerra e gli atti terroristici, ma anche ogni attentato alla vita dell’essere umano, creatura voluta da Dio. L’indifferenza o la negazione di ciò che costituisce la vera natura dell’uomo impediscono il rispetto di questa grammatica che è la legge naturale inscritta nel cuore umano. La grandezza e la ragion d’essere di ogni persona non si trovano che in Dio. Così, il riconoscimento incondizionato della dignità di ogni essere umano, di ciascuno di noi, e quella del carattere sacro della vita implicano la responsabilità di tutti davanti a Dio. Dobbiamo dunque unire i nostri sforzi per sviluppare una sana antropologia che comprenda l’unità della persona. Senza di essa, non è possibile costruire l’autentica pace"

lunedì 17 settembre 2012

Omocrazia in UK: la resistenza della società civile

Anche nel Regno Unito si vorrebbe mutare per legge il concetto di matrimonio.
Ma c'è un'ampia fetta della società civile che si oppone con decisione.
E la battaglia è sostenuta anche da insigni giuristi, come Aidan O'Neill, consigliere giuridico della Corona.
Richiesto dall'associazione Coalition for Marriage di esprimere un parere, il giurista ha sottolineato i rischi di rendere accessibile il matrimonio a persone dello stesso sesso.
V. qui un articolo in proposito.
V. qui il sito della benemerita Coalition.
V. qui la sintesi del parere di O'Neill.
V. qui un suo profilo.
Ai britannici, che conducono questa battaglia, assicuro nel mio piccolo il sostegno della mia preghiera.

Ricomincia "La Grande Guerra"

E' ripresa la trasmissione radiofonica "La Grande Guerra" su Radio Ticino Pavia, condotta da Marco Crevani (ogni giovedì ore 15).
Nella prima puntata, ieri, abbiamo parlato tra le altre cose della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo in relazione alla l. n. 40/2004.
Per ascoltarla, clicca qui.

giovedì 13 settembre 2012

Omocrazia in Francia

La Francia omocratica prosegue la sua strada infernale.
Clicca qui per leggere del progetto di legge finalizzato ad introdurre il diritto di adozione nell'ambito di "coppie" omosessuali.
Clicca qui per leggere (nella terza pagina) il parere su La Stampa dello psichiatra Italo Carta sui rischi di salute mentale per i bambini che crescono tra due omosessuali.
E infine qui, su Libertà e Persona, qualche informazione essenziale sul fenomeno omosessuale.

martedì 11 settembre 2012

I Comandamenti: codice etico universale

Clicca qui per vedere e leggere il videomessaggio del Santo Padre in occasione dell'iniziativa di RnS "Dieci piazze per dieci comandamenti".
Di seguito un passo saliente:
"Dio ci ha donato i Comandamenti per educarci alla vera libertà e all’amore autentico, così che possiamo essere davvero felici. Essi sono un segno dell’amore di Dio Padre, del suo desiderio di insegnarci il retto discernimento del bene dal male, del vero dal falso, del giusto dall’ingiusto. Essi sono comprensibili da tutti e proprio perché fissano i valori fondamentali in norme e regole concrete, nel metterli in pratica l’uomo può percorrere il cammino della vera libertà, che lo rende saldo nella via che conduce alla vita e alla felicità"

venerdì 7 settembre 2012

Denuncia contro uno spettacolo blasfermo

Clicca qui per leggere la notizia della denuncia dell'avv. Pietro Guerini contro un film blasfemo rappresentato alla mostra del cinema a Venezia.
E' importante utilizzare le armi del diritto positivo a difesa del diritto naturale (in questo caso, del diritto dei cristiani al rispetto della Religione).
Al contrario, l'inerzia, la tolleranza nei confronti delle condotte criminose, sul piano giuridico: a) induce dapprima un'interpretazione sempre più blanda dei precetti normativi; b) incoraggia quindi il legislatore ad abrogare tali precetti.
Senza contare i ben noti effetti sulla percezione del disvalore morale delle condotte criminose presso i consociati (come insegna ad es. la storia della legislazione permissiva dell'aborto e del divorzio).

mercoledì 5 settembre 2012

Eugenetica in Germania

Clicca qui per leggere l'articolo di Mauro Faverzani su C.R., sugli sforzi che si stanno compiendo in Germania per scovare al più presto gli embrioni "malati" e così sopprimerli.

Gli strani argomenti della Corte europea dei "diritti dell'uomo"

Sulla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (qui il testo originale in lingua francese) nel caso Costa/Pavan, in tema di fecondazione artificiale, si è discusso molto. E' apprezzabile la decisione del Governo italiano di ricorrere alla Grande Camera, la quale in più occasioni ha ribaltato verdetti, anche unanimi, di primo grado.
Dice la Corte tra le varie cose: è incoerente vietare la diagnosi pre-impianto - finalizzata, lo sanno tutti, allo sterminio degli embrioni malati o supposti tali - e consentire l'aborto "terapeutico".
Si può rispondere in molte maniere, come hanno fatto anche illustri giuristi.
Si potrebbe anche rispondere che, sì, è incoerente. Non si vede però per quale motivo debba allora prevalere la soluzione omicida, posto, semmai, che la l. n. 40/2004 è successiva alla l. n. 194/1978 e che, dunque, una interpretazione evolutiva del sistema dovrebbe far emergere il favor vitae per l'embrione.