V. ad es. qui
Di seguito, riporto significativi passaggi di alcuni Vescovi, che richiamano all'obbedienza alle leggi di Dio prima che a quelle degli uomini.
"Non possiamo e non ci conformeremo a questo presente decreto ingiusto. Come i martiri del passato, dobbiamo essere pronti ad accettare la sofferenza che potrebbe includere pesanti multe e la reclusione. La nostra libertà americana religiosa è in grave pericolo.
Tutti i cattolici sono invitati a pregare e fare penitenza affinché la questione possa essere ben risolta. Tutti dovrebbero prendere contatto con i loro rappresentanti eletti per protestare contro questo oltraggio e insistere sull’emendamento "Rispetto di Coscienza "che ora è davanti al Congresso.
Mons. Fabian W. Bruskewitz, Vescovo di Lincoln
"Questo decreto è ingiusto, perché impone una definizione laica della libertà religiosa che dichiara essere un crimine praticare la nostra fede pubblicamente. È la Chiesa - non il governo - che ha il diritto di decidere come e quando pratichiamo la nostra fede. In questa materia, l'amministrazione del presidente Obama ha oltrepassato la propria autorità. È contro questo che il Papa Leone XIII ci metteva in guardia quando scrisse più di cento anni fa: "Se la volontà dei governanti si oppone alla volontà e alle leggi di Dio, allora i governanti oltrepassano i limiti del proprio potere e pervertono la giustizia. La loro autorità allora non può essere valida, poiché l'autorità senza la giustizia è nulla".Dalla fondazione della nostra nazione, noi cattolici abbiamo sempre obbedito alle leggi. Ma a questa legge, non possiamo obbedire".
Mons. Edward J. Slattery, Vescovo di Tulsa