da il Ticino 12.11.2020
In attesa dell’esito dei ricorsi legali di Trump sul regolare svolgimento delle elezioni negli USA, si registra in ambienti cattolici la soddisfazione per il risultato ottenuto da Joe Biden, ben sintetizzata in un tweet di Avvenire del 7 novembre 2020: “Joe Biden, lo zio buono che deve rimettere insieme l’America”. In vero, se il Magistero della Chiesa sui principi non negoziabili (ribadito energicamente negli insegnamenti di San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI) ha ancora qualche significato per i cattolici, occorrerebbe piuttosto essere preoccupati dell’elezione di Biden.
Bisognerebbe infatti ricordare
come vi è una gerarchia nei valori: per fare un solo esempio, non si possono
mettere sullo stesso piano i bambini in grembo alle madri e la questione delle
emissioni atmosferiche. E mentre i programmi politici e le scelte concrete di
Trump sono sicuramente ispirati al favore per la vita, quelli di Biden (e ancor
più della vicepresidente Kamala Harris) sono marcatamente abortisti.
Qualche semplice annotazione. Trump
in questi anni ha nominato tre giudici pro life alla Corte Suprema degli
USA, ponendo le premesse per l’auspicato superamento dell’infausta pronuncia Roe
v Wade del 1973, che in sostanza ha imposto il riconoscimento del diritto
di sopprimere la vita nascente in tutti gli Stati degli USA. Biden ha
affermato, dopo la recente nomina del giudice Amy Coney Barrett (donna, moglie,
madre di sette figli e, appunto, pro life): “Se sarò eletto, la nomina
fatta dal presidente Trump dovrebbe essere revocata”.
Trump ha tagliato i fondi
pubblici all’industria internazionale dell’aborto con la normativa Protecting
Life in Global Health Assistance; e a quella nazionale – come la famigerata
Planned Parenthood – attraverso la Title X Protect Life Rule. Suo
prossimo obiettivo è limitare ulteriormente il finanziamento proveniente dal
gettito fiscale e proibire l’aborto oltre un certo tempo di gestazione. Biden,
la cui campagna elettorale non a caso è stata generosamente finanziata da Planned
Parenthood, con la sua “Agenda per le Donne” del 27 luglio 2020 ha promesso
di ribaltare queste riforme pro life di Trump. A ciò si aggiunga il
preciso, articolato programma di Biden in favore della lobby LGBT e
delle teorie gender.
In sintesi, non vi è nulla di cattolico in questa esultanza pro Biden dei cattolici.
Marco Ferraresi