lunedì 30 settembre 2019

Corte costituzionale: diritto di morire e obbligo di uccidere

Qui - sul sito dell'Osservatorio Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa - un mio commento circa la recente decisione della Corte costituzionale in tema di aiuto al suicidio

mercoledì 11 settembre 2019

I laici e la Dottrina sociale della Chiesa

Qui un mio contributo su "I laici e la Dottrina sociale della Chiesa" (dalla rivista Servi della Sofferenza, aprile-maggio 2019)

lunedì 2 settembre 2019

I cattolici di fronte alla crisi di governo


Da "Il Ticino", 30 agosto 2019

I cattolici di fronte alla crisi di governo
La tentazione è sempre la stessa: avere uno sguardo puramente mondano sulle cose, perdendo di vista i valori fondamentali e smarrendo la vera posta in gioco. Quando si tratta di politica, infatti, anche per i cattolici è facile limitarsi a discutere di nomi, partiti, strategie, tempi, alleanze. Eppure, in questo campo, essi dispongono, non solo di una marcia in più, ma di un riferimento essenziale: la Dottrina sociale della Chiesa, un insieme di principi che, formulati per mezzo della ragione, traducono la Rivelazione divina in criteri di giudizio e di azione nelle realtà terrene, tra cui appunto la politica.
Da questa prospettiva, è possibile affrontare un evento istituzionalmente traumatico, come una crisi di governo, con le idee più chiare. La soluzione migliore alla crisi dovrebbe consistere nella risposta alla seguente domanda: quale tra le alternative possibili (rinnovo dell’alleanza tra Lega e Movimento 5 Stelle, nuove alleanze di governo, Conte-bis, ritorno alle urne, ecc.) è probabile che favorisca l’attuazione dei principi della Dottrina sociale?
Si tratta di un quesito tutt’altro che astratto, perché può subito concretizzarsi in questioni specifiche, che si possono qui solo accennare: quale combinazione di alleanze (attuali o presumibili dopo un voto elettorale) favorirà misure per proteggere la vita dei più indifesi, come i concepiti, gli anziani, gli ammalati? Quali forze politiche sono disposte a promuovere la famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio stabile tra un uomo e una donna, diffidando delle imitazioni? Chi è disposto a difendere il diritto dei genitori di educare i propri figli, sostenendo ad es. l’istruzione paritaria cattolica e osteggiando i corsi di diseducazione sessuale a scuola? Chi desidera proteggere la libertà di professare la fede cattolica e chi, invece, intende conculcarla, ad es. tramite normative “antiomofobia”, il cui scopo primario è di punire il pensiero cristiano sulla differenza tra maschio e femmina? Chi è favorevole alla prudente regolazione dei flussi migratori e chi, invece, svalutando i confini nazionali, incentiva di fatto pericolose traversate clandestine?
Non sarebbe male discutere di questo, prima di decidere tutto il resto.
Marco Ferraresi