martedì 27 marzo 2012
Rettifica
Su richiesta dell'interessato, comunico che l'Avv. Giuseppe Polizzi non è presidente di Arcigay Pavia, a differenza di quanto da me pubblicato in un post precedente. Dalla stampa locale risulta invece che egli ne è socio fondatore.
giovedì 22 marzo 2012
Il matrimonio o è tra uomo e donna o non esiste
Non poteva mancare a "La grande guerra", l'ottima trasmissione di Marco Crevani su Radio Ticino (ogni giovedì alle ore 15), una puntata a commento dell'ossessiva agenda omosessualista delle pubbliche istituzioni.
Qui la registrazione.
Qui la registrazione.
venerdì 16 marzo 2012
Delirio omosessualista
Qui la notizia secondo cui Arcigay Pavia - il cui socio fondatore secondo quanto riporta la stampa locale è l'Avv. Giuseppe Polizzi - distribuirà migliaia di preservativi fuori dalle scuole di Pavia. Sarebbe dovere dei Presidi mettere in guardia gli alunni in uscita dalle scuole da questi improbabili educatori sessuali.
Qui la risoluzione del Parlamento Europeo che invita a riconoscere il matrimonio tra omosessuali e a garantire l'aborto "sicuro e legale" per tutte le donne.
Notate il linguaggio:
punto 5: il PE "invita la Commissione e gli Stati membri a elaborare proposte per il riconoscimento reciproco delle unioni civili e delle famiglie omosessuali a livello europeo tra i paesi in cui già vige una legislazione in materia, al fine di garantire un trattamento equo per quanto concerne il lavoro, la libera circolazione, l'imposizione fiscale e la previdenza sociale, la protezione dei redditi dei nuclei familiari e la tutela dei bambini"
punto 47: il PE "esprime preoccupazione, a tale proposito, per i recenti tagli alla pianificazione familiare e all'educazione sessuale così come per le restrizioni all'accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva in alcuni Stati membri, con particolare riferimento alla tutela della gravidanza e della maternità nonché all'aborto sicuro e legale; sottolinea che ogni donna deve avere il controllo sui propri diritti sessuali e riproduttivi anche beneficiando dell'accesso a metodi contraccettivi di alta qualità e a prezzi accessibili".
Qui la sentenza n. 4184/2012 della Corte di Cassazione che, dopo aver correttamente negato il riconoscimento di un matrimonio tra persone omosessuali contratto all'estero, si esercita in un lungo obiter dictum in cui disserta di antropologia culturale sino a sostenere che la differenza sessuale non dovrebbe rilevare ai fini del matrimonio.
Forse i giudici farebbero meglio a fare il loro lavoro (per es. leggere le sentenze della Corte costituzionale).
Noi dobbiamo continuare a darci da fare, nel nostro piccolo e con l'aiuto di Dio, per promuovere la sola verità sull'uomo e sulla donna, sul vero amore, sulla famiglia e il matrimonio, combattendo queste perversità.
Ecco quanto il Papa ha detto pochi giorni fa ai Vescovi degli Stati Uniti:
Qui la risoluzione del Parlamento Europeo che invita a riconoscere il matrimonio tra omosessuali e a garantire l'aborto "sicuro e legale" per tutte le donne.
Notate il linguaggio:
punto 5: il PE "invita la Commissione e gli Stati membri a elaborare proposte per il riconoscimento reciproco delle unioni civili e delle famiglie omosessuali a livello europeo tra i paesi in cui già vige una legislazione in materia, al fine di garantire un trattamento equo per quanto concerne il lavoro, la libera circolazione, l'imposizione fiscale e la previdenza sociale, la protezione dei redditi dei nuclei familiari e la tutela dei bambini"
punto 47: il PE "esprime preoccupazione, a tale proposito, per i recenti tagli alla pianificazione familiare e all'educazione sessuale così come per le restrizioni all'accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva in alcuni Stati membri, con particolare riferimento alla tutela della gravidanza e della maternità nonché all'aborto sicuro e legale; sottolinea che ogni donna deve avere il controllo sui propri diritti sessuali e riproduttivi anche beneficiando dell'accesso a metodi contraccettivi di alta qualità e a prezzi accessibili".
Qui la sentenza n. 4184/2012 della Corte di Cassazione che, dopo aver correttamente negato il riconoscimento di un matrimonio tra persone omosessuali contratto all'estero, si esercita in un lungo obiter dictum in cui disserta di antropologia culturale sino a sostenere che la differenza sessuale non dovrebbe rilevare ai fini del matrimonio.
Forse i giudici farebbero meglio a fare il loro lavoro (per es. leggere le sentenze della Corte costituzionale).
Noi dobbiamo continuare a darci da fare, nel nostro piccolo e con l'aiuto di Dio, per promuovere la sola verità sull'uomo e sulla donna, sul vero amore, sulla famiglia e il matrimonio, combattendo queste perversità.
Ecco quanto il Papa ha detto pochi giorni fa ai Vescovi degli Stati Uniti:
"Occorre menzionare in modo particolare le potenti correnti politiche e culturali che cercano di alterare la definizione legale del matrimonio. Lo sforzo coscienzioso della Chiesa di resistere a queste pressioni esige una difesa ragionata del matrimonio come istituzione naturale costituita da una comunione specifica di persone, fondamentalmente radicata nella complementarietà dei sessi e orientata alla procreazione. Le differenze sessuali non possono essere respinte come irrilevanti per la definizione del matrimonio. Difendere l'istituzione del matrimonio come realtà sociale è, in ultima analisi, una questione di giustizia, poiché comporta la tutela del bene dell'intera comunità umana, nonché dei diritti dei genitori e dei figli "
Benedetto XVI, VISITA "AD LIMINA APOSTOLORUM" DEGLI ECC.MI PRESULI DELLA CONFERENZA DEI VESCOVI CATTOLICI DEGLI STATI UNITI D’AMERICA (REGIONI VII-IX), 09.03.2012
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